domenica 23 luglio 2017




Certi partiti politici sono sofisticati seminatori di odio. 


Parlo qui di temi sacri con poco garbo e sono di cattivo gusto. Lo so, ma lo faccio per contestare l’abitudine dilagata in tutto il mondo di approvare senza riserve tutto ciò che dicono, fanno e promettono i ministri del culto. Non esiste infatti tifoseria nel campo della fede, la pensano tutti allo stesso modo.
Esempi nostrani:
·         Se un certo fatto accade tu devi porgere l’altra guancia e prenderti il secondo cazzotto. Nessuna obiezione.
·         “Cupio dissolvi”, un’altra trovata della gerarchia (san Paolo), “Bramo di dissolvermi”…
Povero Bel Paese, dove è andata a nascondersi la tua dignità?
O sei un Paese di ipocriti?


È meglio essere tacciati di populismo “alla Cassandra” che manifestare libidine da “Cupio dissolvi”.


L’esito di un’elezione è accolto con rispetto dai sinceri democratici, eccetto quando vincono gli altri.


Dopo il “referendum” fallito di Renzi.
Caro Bel Paese, sono iniziati altri settant’anni di vita nella palta!
Un esempio:
“Quanto è due più due?”
Nella “Sala concertazione”, in un ambiente cioè dove è severamente vietato l’ingresso al buon senso, si apre la discussione in merito. In primo appello si dovrebbe decidere che due più due fa quattro, ma manca l’unanimità (capita a volte, nel nostro caso uno dei presenti ha titubato).
Si ricomincia il dibattito ed esce la sentenza inappellabile:
“Due più due è tre virgola 99999999 tendente a +∞”.


Diamo il potere alla donna (fuori, però, le allucinate), compreso quello religioso.



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