LA STAZIONE FERROVIARIA DI SANTA VITTORIA D'ALBA (CN)
Lancio un
appello ai miei concittadini.
Perché non
insistere sull’argomento della stazione ferroviaria – mi sono domandato – la
più derelitta fra le porte di ingresso al nostro paese? L’ingresso merita
rispetto e attenzione da tutti noi. La porta del paese è come quella di casa e
non è una lavagna. Non la si deve imbrattare. E’ come se uno facesse i bisogni
sulla propria soglia.
Questa mia
campagna di buona creanza, che lancio dall’alto degli 81 anni che ho, la si
dovrebbe riprendere in modo vasto.
Nelle
famiglie, dai nonni e genitori con figli e nipoti.
Nelle
scuole, fra gli studenti delle medie, delle elementari e delle materne.
Dal Comune,
attraverso gli organi preposti, anche quelli della sicurezza oltre che della
cultura.
Persino nei
templi. Penso che anche Lui - col massimo rispetto parlando - non sarebbe del
tutto annoiato dalla mia idea. La buona educazione non confligge con le virtù
che un buon praticante dovrebbe coltivare.
E mi chiedo:
“Perché non ripitturare le mura imbrattate?”
Devo temere
la solita risposta, che recita: “Bisognerebbe prima inoltrare richiesta a
Roma”? Dove, a palazzo Chigi? al Vaticano?
Dobbiamo
tutti darci una regolata e imparare a convivere in un mondo civile.
Ho usato
ripetutamente il verbo “dovere” (“non la si deve imbrattare…” “lo si dovrebbe
riprendere…” “dobbiamo darci una regolata…”) e temo che qualche concittadino
storcerà il naso e penserà: “In questo appello non ho notato un solo
‘diritto’”.
Non
storciamolo il naso, abbiate pazienza. Se mai turiamolo.
Chi non è decisamente
contrario, “condivida” per favore il post sul proprio sito.
Thanks.