domenica 10 novembre 2013


LA STAZIONE FERROVIARIA DI SANTA VITTORIA D'ALBA (CN)
 
Lancio un appello ai miei concittadini.
Perché non insistere sull’argomento della stazione ferroviaria – mi sono domandato – la più derelitta fra le porte di ingresso al nostro paese? L’ingresso merita rispetto e attenzione da tutti noi. La porta del paese è come quella di casa e non è una lavagna. Non la si deve imbrattare. E’ come se uno facesse i bisogni sulla propria soglia.
Questa mia campagna di buona creanza, che lancio dall’alto degli 81 anni che ho, la si dovrebbe riprendere in modo vasto.
Nelle famiglie, dai nonni e genitori con figli e nipoti.
Nelle scuole, fra gli studenti delle medie, delle elementari e delle materne.
Dal Comune, attraverso gli organi preposti, anche quelli della sicurezza oltre che della cultura.
Persino nei templi. Penso che anche Lui - col massimo rispetto parlando - non sarebbe del tutto annoiato dalla mia idea. La buona educazione non confligge con le virtù che un buon praticante dovrebbe coltivare.
E mi chiedo: “Perché non ripitturare le mura imbrattate?”
Devo temere la solita risposta, che recita: “Bisognerebbe prima inoltrare richiesta a Roma”? Dove, a palazzo Chigi? al Vaticano?
Dobbiamo tutti darci una regolata e imparare a convivere in un mondo civile.
Ho usato ripetutamente il verbo “dovere” (“non la si deve imbrattare…” “lo si dovrebbe riprendere…” “dobbiamo darci una regolata…”) e temo che qualche concittadino storcerà il naso e penserà: “In questo appello non ho notato un solo ‘diritto’”.
Non storciamolo il naso, abbiate pazienza. Se mai turiamolo.
Chi non è decisamente contrario, “condivida” per favore il post sul proprio sito.
Thanks.